DINASTIA SAVOIA: AMEDEO VII il Conte Rosso
Amedeo VII nacque il 24 febbraio 1360 ad Avigliana e crebbe educato alla caccia, alla cavalleria, all'arte del buon governo, concentrando su di sè le speranze sabaude. Il suo soprannome, il Conte Rosso gli deriva dal colore dei capelli e dal suo abbigliamento.
Dal 1370 il padre aveva preso accordi col Duca Giovanni di Berry, fratello del Re di Francia, per organizzare le nozze tra Amedeo, che allora aveva 10 anni, e la piccola Bona di Berry, di soli 5 anni. Il 18 gennaio 1377, nel palazzo reale di Saint-Paul, alla presenza di Re Carlo V, si celebrarono le nozze tra i due ragazzi, dopodichè i due ragazzi tornarono alle rispettive famiglie e solo nel 1381 iniziarono al vita matrimoniale. Amedeo VII intraprese la sua vita di coraggioso cavaliere, combattendo nella Bresse e poi ad Arras e a Bourbourg, a fianco del Re di Francia. Si trovò spesso in battaglia, nelle Fiandre, nel Vallese, a Saluzzo, nel Canavese. Nel 1388 riuscì a firmare un accordo che garantiva ai Savoia la sottomissione dei Grimaldi, che si dichiararono loro vassalli per la contea di Breuil e concessero loro la podestà su Nizza, Villeneuve, Barcellonette, Ventimiglia: si giunse così al tanto agognato sbocco al mare. Il 28 settembre 1388, il Conte Rosso entrò trionfalmente a Nizza. Nel 1391 soggiornò ad Ivrea, dove riunì i rappresentanti dei comuni e i suoi feudatari. Poi partì per la Tarantasia, il suo ultimo viaggio. Il 19 agosto, la corte rientrava a Ripaille e per due mesi Amedeo VII rinviò tutti i suoi impegni pubblici, anche quelli fondamentali per la politica sabauda.
Improvvisamente, nei primi giorni di novembre, fu diffusa la notizia che il Conte Rosso era morto a Ripaille nella notte tra il primo e il 2 del mese. Sulle cause della prematura scomparsa, Amedeo VII non aveva ancora 32 anni, si diffusero le voci più strane, anche perchè l'infermità si era rivelata senza alcun preavviso. Le fonti ufficiali assicurano che si trattava di morte naturale, però molti parlarono di omicidio. Un accusa molto grave, che in principio sembrò confermata: si avanzò l'ipotesi, in seguito ritenuta infondata, che si fosse trattao di avvelenamento. Malgrado ciò, il mistero non fù completamente chiarito.
Amedeo VII fù un valoroso combattente, che però amava sperperare denaro in giochi e svaghi, ma anche se lasciò il suo regno con pochi soldi, riuscì ad ingrandore notevolmente i possedimenti dei Savoia grazie al suo valore.
Dal 1370 il padre aveva preso accordi col Duca Giovanni di Berry, fratello del Re di Francia, per organizzare le nozze tra Amedeo, che allora aveva 10 anni, e la piccola Bona di Berry, di soli 5 anni. Il 18 gennaio 1377, nel palazzo reale di Saint-Paul, alla presenza di Re Carlo V, si celebrarono le nozze tra i due ragazzi, dopodichè i due ragazzi tornarono alle rispettive famiglie e solo nel 1381 iniziarono al vita matrimoniale. Amedeo VII intraprese la sua vita di coraggioso cavaliere, combattendo nella Bresse e poi ad Arras e a Bourbourg, a fianco del Re di Francia. Si trovò spesso in battaglia, nelle Fiandre, nel Vallese, a Saluzzo, nel Canavese. Nel 1388 riuscì a firmare un accordo che garantiva ai Savoia la sottomissione dei Grimaldi, che si dichiararono loro vassalli per la contea di Breuil e concessero loro la podestà su Nizza, Villeneuve, Barcellonette, Ventimiglia: si giunse così al tanto agognato sbocco al mare. Il 28 settembre 1388, il Conte Rosso entrò trionfalmente a Nizza. Nel 1391 soggiornò ad Ivrea, dove riunì i rappresentanti dei comuni e i suoi feudatari. Poi partì per la Tarantasia, il suo ultimo viaggio. Il 19 agosto, la corte rientrava a Ripaille e per due mesi Amedeo VII rinviò tutti i suoi impegni pubblici, anche quelli fondamentali per la politica sabauda.
Improvvisamente, nei primi giorni di novembre, fu diffusa la notizia che il Conte Rosso era morto a Ripaille nella notte tra il primo e il 2 del mese. Sulle cause della prematura scomparsa, Amedeo VII non aveva ancora 32 anni, si diffusero le voci più strane, anche perchè l'infermità si era rivelata senza alcun preavviso. Le fonti ufficiali assicurano che si trattava di morte naturale, però molti parlarono di omicidio. Un accusa molto grave, che in principio sembrò confermata: si avanzò l'ipotesi, in seguito ritenuta infondata, che si fosse trattao di avvelenamento. Malgrado ciò, il mistero non fù completamente chiarito.
Amedeo VII fù un valoroso combattente, che però amava sperperare denaro in giochi e svaghi, ma anche se lasciò il suo regno con pochi soldi, riuscì ad ingrandore notevolmente i possedimenti dei Savoia grazie al suo valore.
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