CAEROSTRIS DARWINI: Il ragno che produce la ragnatela più resistente al mondo
Questo ragno è stato scoperto nel 2009 nel Andasibe-Mantadia National Park situato nel Madagascar.
costruirebbe una delle ragnatele più ampie conosciute, sospesa tra una sponda e l’altra di fiumi e laghi del Madagascar. Per realizzare un’impresa simile, pare che i ragni utilizzino una seta con una resistenza e un’elasticità mai rilevata fino ad ora, perfino più resistente di qualsiasi altro materiale biologico o artificiale conosciuto.
Nell’articolo pubblicato simultaneamente sul giornale web PLoS ONE, Kuntner, Agnarsson e Blackledge si soffermano sull’analisi delle proprietà del nuovo tipo di seta, ipotizzando che l’eccezionale estensione della ragnatela sia legata alla tessitura di una seta con caratteristiche uniche. Gli scienziati hanno dimostrato la loro ipotesi scoprendo che la seta di C. darwini combina un’alta resistenza con una forte elasticità, perché capace di assorbire 3 volte di più l’energia prima di rompersi. La seta di C. darwini, inoltre, si dimostra circa il 100% più resistente di ogni altra seta conosciuta, meritando il titolo di materiale biologico più resistente al mondo.
Il team di scienziati, grazie ad una borsa di studio della National
Geographic Society, è attualmente impegnato nella ricerca delle origini
di C. darwini e del perché questa specie si sia evoluta con
ragnatele e con una seta dalle caratteristiche uniche. Secondo Agnarsson
gli antenati di C. darwini sono stati capaci di occupare nuove nicchie combinando la costruzione di nuovi tipi di ragnatele e nuove qualità di seta.
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costruirebbe una delle ragnatele più ampie conosciute, sospesa tra una sponda e l’altra di fiumi e laghi del Madagascar. Per realizzare un’impresa simile, pare che i ragni utilizzino una seta con una resistenza e un’elasticità mai rilevata fino ad ora, perfino più resistente di qualsiasi altro materiale biologico o artificiale conosciuto.
La capacità dei ragni di produrre la
seta e di modellarla in strutture come le ragnatele ha rappresentato un
fattore chiave nel loro successo evolutivo. Questa proteina complessa,
costituita principalmente dagli amminoacidi glicina, alanina e serina,
viene emessa da vari gruppi di ghiandole, presenti nella sezione
posteriore dell’animale (opistosoma), sotto forma di liquido
idrosolubile che una volta a contatto con l’ambiente esterno si
trasforma in un filo insolubile, causando l’aumento fino a dieci volte
del suo peso molecolare. Per tale ragione, fino ad oggi, si riteneva che
la seta avesse caratteristiche di resistenza simili al nylon e il
doppio della sua elasticità, ma la scoperta porterebbe ad una
riconsiderazione delle proprietà di questo materiale assolutamente
naturale.
Il team internazionale che ha condotto la ricerca è composto da
scienziati provenienti da diverse università del mondo, tra cui Ingi
Agnarsoon, direttore del Museo di Zoologia dell’Università di Puerto
Rico, Matjaž Kuntner, responsabile dell’Istituto di Biologia presso il
Centro di Ricerca Scientifica e della Slovenian Academy of Sciences and
Arts, e Todd Blackledge, Professore Associato di Biologia all’Università
di Akron (USA). Nello studio pubblicato sul Journal of Arachnology,
Kuntner e Agnarsson si avvalgono dei dati morfologici e genetici per
dimostrare l’appartenenza del ragno, denominato Caerostris darwini, a una specie del tutto nuova per la scienza e per descrivere le caratteristiche uniche della ragnatela e dell’habitat. Il C. darwini,
chiamato così in onore dei 200 anni dalla nascita di Charles Darwin, e
precisamente 150 anni dopo la sua pubblicazione “On the Origin of
Species”, è in grado di costruire una delle più ampie ragnatele
orbicolari (ovvero le reti con la caratteristica forma circolare) e di
tenerla in sospeso tra le sponde dei fiumi e dei laghi, ampliandola sui
corsi d’acqua fino a 25 metri di larghezza.
Nell’articolo pubblicato simultaneamente sul giornale web PLoS ONE, Kuntner, Agnarsson e Blackledge si soffermano sull’analisi delle proprietà del nuovo tipo di seta, ipotizzando che l’eccezionale estensione della ragnatela sia legata alla tessitura di una seta con caratteristiche uniche. Gli scienziati hanno dimostrato la loro ipotesi scoprendo che la seta di C. darwini combina un’alta resistenza con una forte elasticità, perché capace di assorbire 3 volte di più l’energia prima di rompersi. La seta di C. darwini, inoltre, si dimostra circa il 100% più resistente di ogni altra seta conosciuta, meritando il titolo di materiale biologico più resistente al mondo.
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