TOP TEN SNIPER
Ecco la top ten dei 10 più famosi cecchini della storia. Questa lista è fatta non solo in base alla quantità, ma anche alla qualità del colpo.
Soldato irlandese del 95° fucilieri britannico. La sua notorietà è dovuta all’uccisione di un importante generale francese: Auguste-Marie-Francois Colbert. Durante la ritirata di Monroe nella battaglia di Cacabelos, con un fucile Baker, ha colpito il generale francese da circa 600 metri. Essere precisi con un fucile di quel genere significa essere molto bravi oppure avere molta fortuna. Ma Plunkett volendo dimostrare di non essere solo fortunato, ma anche bravo, dopo aver colpito il generale decise di colpire anche uno dei soccorritori e mandando a segno anche il secondo colpo dimostrò di essere un ottimo tiratore.
Era il 9 Maggio 1864, quando il Sergente Grace, cecchino delle truppe Confederate, eseguì un tiro incredibile per quei tempi. Durante la battaglia di Spotsylvania con un fucile inglese Whitworth uccise il Generale John Sedgwick (foto in alto) da una distanza di circa 1000 metri.
Durante l’inizio della battaglia i tiratori scelti Confederati costringono gli uomini di Sedgwick a stare al riparo, ma il Generale si rifiutò di nascondersi, e iniziò a dire:” Cosa? Ci nascondiamo per dei singoli proiettili? Cosa faremo quando apriranno il fuoco su tutta la linea? Mi vergogno di voi. Non potrebbero colpire un elefante da questa distanza.” Due secondi dopo il proiettile di Grace colpisce Sedgwick sotto l’occhio sinistro.
Cacciatore accanito quando era ancora bambino si unì ai Marines nel 1967. Ha prestato servizio nei US Marine Corps nella guerra del Vietnam e detiene il record per il numero di uccisioni confermate per i cecchini dei Marines. In soli 16 mesi ha ucciso 103 nemici, e sono indicati come probabili altre 216 uccisioni, non confermate solo perché troppo rischioso recuperare i documenti dai corpi.
Un colpo di routine si aggira da 300 a 800 metri, Mawhinney confermò uccisioni da oltre 1000 metri facendo di lui uno dei migliori cecchini della guerra del Vietnam.
E’ un ex Caporale delle forze armate Canadesi e detiene il record per l’uccisione da maggior distanza, con circa 2430 metri.
Nel 2002 durante l’operazione Anaconda con il suo Sniper Team incontrò tre uomini di Al Qaeda in una località montana. Furlong era armato con un fucile calibro 50 Brothers McMillian Tac-50 con proiettili A-MAX. Il primo colpo andò a vuoto, con il secondo colpo centrò lo zaino di un nemico, quando il secondo proiettile arrivò a destinazione era già partito anche il terzo colpo, in quanto il tempo di percorrenza a quella distanza è di circa 4,5 secondi con una flessione di 70 metri, il nemico avrebbe potuto mettersi al riparo, invece non capì subito cosa stava succedendo e si prese il terzo proiettile proprio nel petto.
Confermate 242 uccisioni.
Zaytsev è uno dei cecchini più conosciuti grazie al film che racconta la sua storia “Nemico”. Anche se è tutto vero fino alla battaglia di Stalingrado, dopo ci sono state alcune imprecisioni o fatti differenti.
Zaytsev è nato a Yeleninskoye e cresciuto sui monti Urali. Il suo cognome significa “lepre”. Lavorava come impiegato nella marina sovietica, ma durante la secodna guerra mondiale si offrì come volontario per il fronte e prestò servizio nel 1047° reggimento fucilieri. Dopo la guerra creò una scuola di cecchini a Metiz, i suoi allievi furono chiamati Zaichata, che significa “leprotti”. Si stima che i cecchini che ha addestrato uccisero più di 3000 nemici.
Zaytsev fece 242 uccisoni confermate tra ottobre 1942 e gennaio 1943, ma il numero reale è probabilmente più vicino a 500. Come si narra nel film Zaytsev si scontrò, nelle rovine di Stalingrado, con un cecchino tedesco Erwin Konig ( cecchino della Wehrmacht altamente qualificato) questo duello durò tre giorni tra le case della città, Zaytsev dichiarò che si trattava del suo trofeo più bello rendendo così onore all’avversario che si era dimostrato altrettanto abile come lui.
309 uccisioni confermate
Nel Giugno 1941 Pavlichenko aveva 24 anni e i nazisti invadevano l’unione sovietica. Fù una delle prime volontarie ad arruolarsi nella fanteria e fù assegnata alla 25° divisione di fanteria dell’Armata Rossa. Era una delle 2000 donne cecchino sovietiche.
Le prime 2 uccioni le compì vicino a Belyayevka con un fucile Mosin-Nagant. La sua prima azione fù nel conflitto di Odessa, in 2 mesi e mezzo uccise 187 nemici. Dopo fù trasferita per 8 mesi a Sebastopoli in Crimea. Durante la seconda guerra mondiale fece 309 ucciosni confermate e 36 di queste erano cecchini nemici.
378 uccisioni confermate
Premiato tre volte con la medaglia militare e ferito gravemente due volte era un esperto scout e tiratore, con 378 uccisioni e oltre 300 nemici catturati. Originario della tribù Ojibwa (conosciuti anche come Chippewa, vivevano attorno al lago Huron) partecipò alla Prima Guerra Mondiale con le forze Canadesi. Oltre all’uccisione di nemici si distinse anche per il suo coraggio nel portare ordini e munizioni tra le linee.
Nonostante fosse un eroe fu dimenticato al suo ritorno a casa.
109 uccisioni confermate
Detiene il record per il maggior numero di uccisioni confermate per i cecchini americani della storia. Tuttavia non è solo il numero a renderlo importante, ma anche la sua precisione.
Durante una missione si trovava su una barca sul fiume Mekong, quando un cecchino nemico, sulla terraferma, iniziò a sparare dalla riva a oltre 900 metri di distanza, il sergente Waldron prese il suo fucile e colpi il nemico posizionato su un albero con un colpo solo. La difficoltà del tiro è dovuta al fatto di trovarsi su un mezzo in movimento e si tratta di un colpo difficile da ripetere.
Soprannominato “White Feather Sniper”
93 uccisioni confermate
Hathcock è famoso per l’importanza e la spettacolarità delle sue uccisioni, durante la guerra del vietnam. Difatti l’esercito vietnamita mise una taglia di 30 mila dollari su di lui, a differenza della taglia standard per un cecchino che si aggirava sui 100 dollari.
Uno dei suoi colpi più famosi fu quello di aver centrato un cecchino nemico sparando sul riflesso del cannocchiale, il colpo attraversò l’ottica e colpì il nemico nell’occhio.
In una importante missione in cui doveva uccidere un generale nemico strisciò per 1500 metri impiegando circa 3 giorni senza dormire, fù quasi calpestato da un soldato nemico e rischiò di essere morso da una vipera. Dopo aver ucciso il comandante nemico dovette fuggire alla massiccia caccia messa in atto dai vietnamiti.
Hathcock rimane una leggenda nel corpo dei Marines, e molte citazioni del suo famoso colpo attraverso l’ottica del mirino si trovano in alcuni film (Salvate il soldato Ryan, One shot One kill, Shooter)
Soprannominato “La morte Bianca”
705 uccisioni confermate (505 con fucile, 200 con fucile mitragliatore)
Ne parlo piu ampiamente qui.
Soldato finlandese, durante la seconda guerra mondiale si distinse contro l’esercito russo uccidendo il più alto numero di nemici di sempre durante la guerra d’inverno (1939-1940).
Nato a Rautjarvi iniziò il servizio militare nel 1925. Sopportando temperature estreme si rivelò una vera e propria spina nel fianco dell’esercito russo, seminando il terrore nelle zone che batteva. Utilizzava vari accorgimenti per migliorare la sua abilità e in soli 100 giorni compi la sua impresa di 705 uccisioni. Il 6 marzo 1940 in un combattimento una pallottola vagante lo colpì alla mascella ponendo fine alla sua attività.
10 – THOMAS PLUNKETT
(morto nel 1851)Soldato irlandese del 95° fucilieri britannico. La sua notorietà è dovuta all’uccisione di un importante generale francese: Auguste-Marie-Francois Colbert. Durante la ritirata di Monroe nella battaglia di Cacabelos, con un fucile Baker, ha colpito il generale francese da circa 600 metri. Essere precisi con un fucile di quel genere significa essere molto bravi oppure avere molta fortuna. Ma Plunkett volendo dimostrare di non essere solo fortunato, ma anche bravo, dopo aver colpito il generale decise di colpire anche uno dei soccorritori e mandando a segno anche il secondo colpo dimostrò di essere un ottimo tiratore.
9 – Sgt. GRACE
(4th Georgia Infantry)Gen. John Sedgwick |
Era il 9 Maggio 1864, quando il Sergente Grace, cecchino delle truppe Confederate, eseguì un tiro incredibile per quei tempi. Durante la battaglia di Spotsylvania con un fucile inglese Whitworth uccise il Generale John Sedgwick (foto in alto) da una distanza di circa 1000 metri.
Durante l’inizio della battaglia i tiratori scelti Confederati costringono gli uomini di Sedgwick a stare al riparo, ma il Generale si rifiutò di nascondersi, e iniziò a dire:” Cosa? Ci nascondiamo per dei singoli proiettili? Cosa faremo quando apriranno il fuoco su tutta la linea? Mi vergogno di voi. Non potrebbero colpire un elefante da questa distanza.” Due secondi dopo il proiettile di Grace colpisce Sedgwick sotto l’occhio sinistro.
8 – CHARLES ‘CHUCK’ MAWHINNEY
(1949 - )Cacciatore accanito quando era ancora bambino si unì ai Marines nel 1967. Ha prestato servizio nei US Marine Corps nella guerra del Vietnam e detiene il record per il numero di uccisioni confermate per i cecchini dei Marines. In soli 16 mesi ha ucciso 103 nemici, e sono indicati come probabili altre 216 uccisioni, non confermate solo perché troppo rischioso recuperare i documenti dai corpi.
Un colpo di routine si aggira da 300 a 800 metri, Mawhinney confermò uccisioni da oltre 1000 metri facendo di lui uno dei migliori cecchini della guerra del Vietnam.
7 – ROB FURLONG
(1976 - ) E’ un ex Caporale delle forze armate Canadesi e detiene il record per l’uccisione da maggior distanza, con circa 2430 metri.
Nel 2002 durante l’operazione Anaconda con il suo Sniper Team incontrò tre uomini di Al Qaeda in una località montana. Furlong era armato con un fucile calibro 50 Brothers McMillian Tac-50 con proiettili A-MAX. Il primo colpo andò a vuoto, con il secondo colpo centrò lo zaino di un nemico, quando il secondo proiettile arrivò a destinazione era già partito anche il terzo colpo, in quanto il tempo di percorrenza a quella distanza è di circa 4,5 secondi con una flessione di 70 metri, il nemico avrebbe potuto mettersi al riparo, invece non capì subito cosa stava succedendo e si prese il terzo proiettile proprio nel petto.
6 – VASILY ZAYTSEV
(23 Marzo 1915 – 15 Dicembre 1991)Confermate 242 uccisioni.
Zaytsev è uno dei cecchini più conosciuti grazie al film che racconta la sua storia “Nemico”. Anche se è tutto vero fino alla battaglia di Stalingrado, dopo ci sono state alcune imprecisioni o fatti differenti.
Zaytsev è nato a Yeleninskoye e cresciuto sui monti Urali. Il suo cognome significa “lepre”. Lavorava come impiegato nella marina sovietica, ma durante la secodna guerra mondiale si offrì come volontario per il fronte e prestò servizio nel 1047° reggimento fucilieri. Dopo la guerra creò una scuola di cecchini a Metiz, i suoi allievi furono chiamati Zaichata, che significa “leprotti”. Si stima che i cecchini che ha addestrato uccisero più di 3000 nemici.
Zaytsev fece 242 uccisoni confermate tra ottobre 1942 e gennaio 1943, ma il numero reale è probabilmente più vicino a 500. Come si narra nel film Zaytsev si scontrò, nelle rovine di Stalingrado, con un cecchino tedesco Erwin Konig ( cecchino della Wehrmacht altamente qualificato) questo duello durò tre giorni tra le case della città, Zaytsev dichiarò che si trattava del suo trofeo più bello rendendo così onore all’avversario che si era dimostrato altrettanto abile come lui.
5 – LYUDMILA PAVLICHENKO
(12 Luglio 1916 – 10 Ottobre 1974)309 uccisioni confermate
Nel Giugno 1941 Pavlichenko aveva 24 anni e i nazisti invadevano l’unione sovietica. Fù una delle prime volontarie ad arruolarsi nella fanteria e fù assegnata alla 25° divisione di fanteria dell’Armata Rossa. Era una delle 2000 donne cecchino sovietiche.
Le prime 2 uccioni le compì vicino a Belyayevka con un fucile Mosin-Nagant. La sua prima azione fù nel conflitto di Odessa, in 2 mesi e mezzo uccise 187 nemici. Dopo fù trasferita per 8 mesi a Sebastopoli in Crimea. Durante la seconda guerra mondiale fece 309 ucciosni confermate e 36 di queste erano cecchini nemici.
4 – Caporale FRANCIS PEGAHMAGABOW
(9 Marzo 1891 – 5 Agosto 1952)378 uccisioni confermate
Premiato tre volte con la medaglia militare e ferito gravemente due volte era un esperto scout e tiratore, con 378 uccisioni e oltre 300 nemici catturati. Originario della tribù Ojibwa (conosciuti anche come Chippewa, vivevano attorno al lago Huron) partecipò alla Prima Guerra Mondiale con le forze Canadesi. Oltre all’uccisione di nemici si distinse anche per il suo coraggio nel portare ordini e munizioni tra le linee.
Nonostante fosse un eroe fu dimenticato al suo ritorno a casa.
3 – ADELBERT F. WALDRON
(14 Marzo 1933 – 18 Ottobre 1995)109 uccisioni confermate
Detiene il record per il maggior numero di uccisioni confermate per i cecchini americani della storia. Tuttavia non è solo il numero a renderlo importante, ma anche la sua precisione.
Durante una missione si trovava su una barca sul fiume Mekong, quando un cecchino nemico, sulla terraferma, iniziò a sparare dalla riva a oltre 900 metri di distanza, il sergente Waldron prese il suo fucile e colpi il nemico posizionato su un albero con un colpo solo. La difficoltà del tiro è dovuta al fatto di trovarsi su un mezzo in movimento e si tratta di un colpo difficile da ripetere.
2 – CARLOS NORMAN HATHCOCK II
(20 Maggio 1942 – 23 Febbraio 1999)Soprannominato “White Feather Sniper”
93 uccisioni confermate
Hathcock è famoso per l’importanza e la spettacolarità delle sue uccisioni, durante la guerra del vietnam. Difatti l’esercito vietnamita mise una taglia di 30 mila dollari su di lui, a differenza della taglia standard per un cecchino che si aggirava sui 100 dollari.
Uno dei suoi colpi più famosi fu quello di aver centrato un cecchino nemico sparando sul riflesso del cannocchiale, il colpo attraversò l’ottica e colpì il nemico nell’occhio.
In una importante missione in cui doveva uccidere un generale nemico strisciò per 1500 metri impiegando circa 3 giorni senza dormire, fù quasi calpestato da un soldato nemico e rischiò di essere morso da una vipera. Dopo aver ucciso il comandante nemico dovette fuggire alla massiccia caccia messa in atto dai vietnamiti.
Hathcock rimane una leggenda nel corpo dei Marines, e molte citazioni del suo famoso colpo attraverso l’ottica del mirino si trovano in alcuni film (Salvate il soldato Ryan, One shot One kill, Shooter)
1 – SIMO HAYHA
(17 Dicembre 1905 – 1 Aprile 2002)Soprannominato “La morte Bianca”
705 uccisioni confermate (505 con fucile, 200 con fucile mitragliatore)
Ne parlo piu ampiamente qui.
Soldato finlandese, durante la seconda guerra mondiale si distinse contro l’esercito russo uccidendo il più alto numero di nemici di sempre durante la guerra d’inverno (1939-1940).
Nato a Rautjarvi iniziò il servizio militare nel 1925. Sopportando temperature estreme si rivelò una vera e propria spina nel fianco dell’esercito russo, seminando il terrore nelle zone che batteva. Utilizzava vari accorgimenti per migliorare la sua abilità e in soli 100 giorni compi la sua impresa di 705 uccisioni. Il 6 marzo 1940 in un combattimento una pallottola vagante lo colpì alla mascella ponendo fine alla sua attività.
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