THE VENOMOUS WORLD: La rana dorata

Nelle foreste pluviali del sud est della Colombia, in una piccola area vicino al Rio Patia e nel Rio Sarija possiamo trovare un piccolo anfibio, di colore giallo-verdino, questa rana appartiene alla famiglia delle Dendrobatidae il suo genere è Phyllobates, e il suo nome scentifico è Phyllobates terribilis.
Come potete vedere dall'immagine a sinistra è un animaletto simpatico e apparentemente innocuo, ma invece il nome ha un qualcosa di tremendo e letale. Difatti ci troviamo davanti all'animale più velenoso del mondo, la Golden poison frog.


Questa rana è lunga circa 5 centimetri, nella fase di riproduzione arriva fino a 30 girini, la particolarità della riproduzione è che la femmina depone le uova e dopo circa due ore il maschio le fertilizza, dopo circa 15-20 giorni avremo i piccoli.


Gli Indios Chocò in Colombia utilizzano queste rane per avvelenare i dardi delle cerbottane.
Quando trovano una Phyllobates Terribilis la catturano e gli infilano un bastoncino di legno in bocca, la rana per difendersi inizia a secernere il veleno da ghiandole cutanee sulla schiena. Gli indios sfregano i loro dardi impregnandoli con il potente veleno e dopo liberano la rana. Normalmente i dardi avvelenati vengono utilizzati per cacciare o per difendersi dai pericolosi felini della zona. Lo stesso succede quando una rana viene catturata da un predatore, il forte stress fà produrre il veleno e lo sfortunato animale che tentava di mangiare la Rana Dorata si ritrova avvelenato dalla stessa. La colorazione vivace difatti è sinonimo di pericolo e indica che è pericoloso tentare di cibarsi di questo simpatico bocconcino.

Dalla pelle di questi anfibi sono stati isolati più di 400 alcaloidi di 20 classi strutturali, le principali sono: le batracotossine, le istrionicotossine, le pumiliotossine e le epibatidine.
Queste tossine aumentano la permeabilità delle membrane dei nervi e dei muscoli agli ioni del sodio, l'effetto degli ioni di sodio nelle cellule sono una depolarizzazione elettrica irreversibile che provoca l'ostruzione dei segnali dei nervi, alcune cellule del cuore sono molto sensibili a questo, si provoca quindi un aritmia e un arresto cardiaco.
La produzione di una sola rana è sufficente ad uccidere oltre 100 uomini, il suo LD50 è di 0,002 mg/Kg.
La Rana Dorata si nutre di insetti, i quali a loro volta mangiano numerose tipologie di foglie che contengono alcaloidi velenosi, la produzione del veleno è dovuto quindi all'alimentazione della rana, difatti se si cattura una Phyllobates Terribilis e la si tiene in cattività dopo circa un anno la potenzialità del veleno è dimezzata, i piccoli che nascono in cattività sono totalmente innocui.






Nella cartina vedete la diffusione delle Phyllobates, ne esistono di varie specie, tutte poco meno velenose della Terribilis, nella zona tra la Costa Rica e Panama c'è la Phyllobates Lugubris (a sinistra), nel sud-est della Costa Rica la Phyllobates Vittatus (a destra).




Nel nord-est della colombia c'è la Phyllobates Aurotaenia (a sinistra) e la Phyllobates bicolor (sotto)


Esistono inoltre altre colorazioni e tipologie delle Phyllobates come quella blu(sinistra) oppure blu-rossa conosciuta come blue-jeans frog che vive in Costa Rica (sotto)




Abbiamo visto come un simpatico animaletto, apparentemente innocuo, si sia rivelato l'animale più velenoso del mondo, però c'è una particolarità, questa rana non ha la possibilità di inoculare il veleno, quindi paradossalmente, tra gli animali velenosi, è il meno letale.

Nel prossimo articolo faremo una panoramica e valuteremo quali sono gli animali più letali, faremo inoltre una classifica dei più velenosi valutando il parametro LD50.

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