SCOPERTE SCIENTIFICHE: Distanza della Luna

Iniziamo con questo articolo un nuovo argomento di interesse, le scoperte scientifiche.

DISTANZA TERRA-LUNA

In astronomia è necessario operare con gli angoli. Non è possibile misurare la distanza tra due corpi celesti allungando nel cielo un metro da falegname. Si può misurare soltanto l'angolo descritto girando la testa e guardando prima da una parte e poi dall'altra.
Se si prende l'angolo come parte di un triangolo rettangolo, allora i lati presentano rapporti fissi reciproci. Tali rapporti hanno nomi come seno, coseno e tangente. Sono esempi di funzioni trigonometriche.

L'astronomo greco Ipparco (nato a Nicea intorno al 120 a.c.) generalmente considerato il più grande degli astronomi antichi, fu il primo a realizzare delle tavole dettagliate, che mettevano in relazione gli angoli con i rapporti dei lati, in modo che conoscendo l'angolo, fosse possibile risalire ai rapporti e viceversa. Per questo motivo, di solito Ipparco viene considerato il fondatore della trigonometria.
Ipparco utilizzò la trigonometria per calcolare la distanza dalla Terra alla Luna. Per prima cosa notò la posizione della Luna in relazione alle stelle, da diverse posizioni sulla Terra, perchè quando il nostro punto di vista cambia, un oggetto relativamente vicino sembra cambiare posizione rispetto a uno relativamente lontano; questo viene chiamato parallasse. Minore è lo spostamento con un cambiamento di posizione fisso, maggiore è la distanza dal corpo celeste più vicino. Quando ebbe misurato la parallasse della Luna, fu in grado di determinare la ditanza della Luna tramite una trigonometria, almeno in rapporto alle dimensioni della Terra. In questo modo Ipparco calcolò che la Luna si trovava a una distanza pari a 30 volte il diametro della Terra.
Se, come aveva determinato Eratostene, la Terra aveva una circonferenza di 40.233 chilometri circa, doveva avere un diametro di 12.874 chilometri circa. Ciò significava che la Luna era a
30 x 12.874 chilometri, ovvero a 386.220 chilometri di distanza (il calcolo esatto è di 384.400 Km).
Si trattava di una cifra enorme, eppure si sapeva bene che la Luna era il più vicino dei corpi celesti.


Questo fu il primo indizio del fatto che l'universo era di gran lunga più grande di quanto si fosse pensato, ma si era giunti su un binario morto. Le parallassi si fanno più piccole man mano che i corpi celesti si fanno più lontani, e la Luna è l'unico corpo celeste abbastanza vicino da fornire una parallasse misurabile a occhio nudo, senza l'ausilio di strumenti.
Inoltre Ipparco elaborò in modo particolareggiato le leggi matematiche di un sistema planetario al centro del quale si trovava la Terra.

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